23/12/2024

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Abbracciare la saggezza del dissenso. La trasformazione dei conflitti nei processi sinodali

Abbracciare la saggezza del dissenso. La trasformazione dei conflitti nei processi sinodali

 

Il testo di Fr. Yago Abeledo, M.Afr., pubblicato nel Bollettino UISG 185/2024

 

Nel nostro mondo sempre più complesso e volubile, caratterizzato dall’acronimo BANI (Brittle, Anxious, Nonlinear, and Incomprehensible) (Fragile, Ansioso, Non-lineare e Incomprensibile), persino le nostre vite religiose risultano non immuni da spaccature e cambiamenti. Anche la Chiesa cattolica sta attraversando un momento straordinario con il Sinodo sulla Sinodalità, un momento di profonda messa in discussione delle strutture di potere, delle influenze patriarcali e del nostro cammino collettivo.

 

Al cuore di questo processo sinodale c’è l’invito ad affrontare il conflitto in modo costruttivo e trasformativo. Il conflitto, spesso percepito come una minaccia all’unità, può paradossalmente diventare un catalizzatore per una comprensione più profonda, per la guarigione e per la co-creazione di una comunità ecclesiale rinnovata. In questo contesto, il “Butterfly Framework”1 (Schema a Farfalla) offre una lente efficace attraverso la quale possiamo navigare le complessità del conflitto all’interno dei nostri processi sinodali. Radicato nella saggezza degli schemi della natura, questo modello fornisce un approccio olistico e organico alla trasformazione dei conflitti, consentendoci di abbracciare il momento presente, riconoscere il passato e immaginare un futuro pieno di speranza.

 

L’Unione Internazionale delle Superiore Generali (UISG) ha recentemente ospitato una sessione di formazione sulla trasformazione dei conflitti rivolta a più di 300 membri dei Consigli Generali. Prima della riunione, è stato chiesto ai partecipanti di riflettere sulle loro esperienze di conflitto all’interno delle loro congregazioni. Le risposte hanno rivelato un unico filo conduttore: il conflitto, anche se spesso non dichiarato, è una realtà sempre presente nella vita religiosa.

 

Questa sessione di formazione è iniziata con un approccio peculiare alla comprensione del conflitto: il conflitto è prezioso tanto quanto la pace per la vita di una comunità, e nessuno stato è intrinsecamente migliore di un altro, poiché nessuno stato da solo costituisce una comunità. Attraverso il conflitto, una comunità può sperimentare i suoi più momenti più significativi. Questo approccio suggerisce che il conflitto non è una deviazione rispetto all’ordine naturale, ma una parte integrante di esso. È attraverso il conflitto e il dissenso che siamo spinti verso la crescita e la trasformazione. Possiamo quindi considerare il conflitto come un alleato nei nostri percorsi individuali e collettivi?

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