15/09/2022
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Le missionarie della Consolata raccontano il Kazakistan
Le missionarie della Consolata raccontano il Kazakistan
L'articolo proviene dal "Terra e Missione"
La testimonianza di suor Claudia Graciela Lancheros, Missionaria della Consolata in Kazakistán da due anni.
Fino al 15 settembre Papa Francesco sarà pellegrino in Kazakistan, nell’Asia centrale, per prendere parte al Congresso dei capi delle religioni mondiali e tradizionali, ma anche per incontrare, incoraggiare e rinnovare nella fede la piccola comunità cattolica locale – meno dell’1% dei 19 milioni di abitanti – apprezzata in un contesto religioso e culturale tanto variegato.
È proprio qui che le missionarie della Consolata nel 2020 hanno avviato una nuova missione con un gruppo di quattro sorelle. Il carisma della congregazione della Consolata è, infatti, da sempre l’annuncio di consolazione ai non cristiani, insieme alla promozione umana delle persone, affinché possano vivere una vita con più dignità ed avendo accesso a ciò che è indispensabile per ogni persona come la salute, l’istruzione, il lavoro, il cibo ed una casa.
«Con la nostra piccola comunità di missionarie – racconta dal Kazakistan suor Claudia Graciela Lancheros in un’intervista a Vatican News – viviamo a 40 chilometri dalla città di Almaty, in un ambiente rurale e fraterno. Devo riconoscere che i nostri vicini hanno compiuto bellissimi gesti di accoglienza: da quando ci hanno conosciute, non manca il saluto per strada, l’invito a prendere tè e, se c’era una festa, è condiviso anche un piatto del loro cibo. Quando gli anziani passano davanti al nostro orto ci danno qualche consiglio o raccontano una storia».
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