03/06/2024

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Presentazione del Messaggio per la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato 2024

Presentazione del Messaggio per la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato 2024

 

Intervento di sr. Patricia Murray, ibvm, durante la Conferenza stampa di presentazione del Messaggio di Papa Francesco per la 110ª Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, che si celebrerà domenica 29 settembre 2024, sul tema “Dio cammina con il suo popolo”.

 

Le due icone presentate per la nostra riflessione sono impegnative. 


La prima ricorda il cammino sinodale intrapreso da tutto il popolo di Dio che cammina insieme con le proprie diverse vocazioni, carismi, culture e ministeri al servizio del regno di Dio nella nostra attuale realtà mondiale. Questo ci ricorda il viaggio biblico, l'Esodo, con tutte le sue sfide, difficoltà e fatiche fino a quando il popolo d'Israele non ha raggiunto la terra promessa. 


La seconda icona ricorda un altro viaggio contemporaneo, quello dei migranti che attraversano paesaggi difficili e ostili. La statua in piazza San Pietro ci mostra il dolore e la fatica del viaggio di uomini, donne e bambini che cercano di raggiungere la loro terra promessa. Alcuni degli ostacoli che affrontano sono geografici - deserti, mari, catene montuose, vaste pianure - mentre altri sono barriere fisiche erette da mani umane - alti muri, recinzioni di filo spinato e barriere d'acciaio. Altri ancora sono rappresentati da barriere di rifiuto, di ostilità, di xenofobia e persino di odio. 


Sono le nostre sorelle e inostri fratelli che hanno bisogno del nostro aiuto. Essi meritano il nostro rispetto, la nostra accettazione e il nostro riconoscimento.  Ma questo accadrà solo quando ci avvicineremo e li incontreremo.  Ai confini e alle frontiere arrivano con grandi aspettative, nonostante i pericoli e le difficoltà del viaggio. Fuggono da guerre, terrorismo e conflitti, sono stati sfruttati ed esclusi economicamente a causa di sistemi politici ed economici corrotti. Molti hanno perso le loro case e i loro mezzi di sostentamento a causa dei cambiamenti climatici e della distruzione dell'ambiente. 

Il Sinodo sottolinea più volte il legame tra il grido dei poveri e il grido della Terra e la necessità di affrontare urgentemente la crisi ecologica se vogliamo proteggere le vite dei più vulnerabili e affrontare la minaccia per l'intera umanità. Molti migranti sono giovani uomini e donne in cerca di migliori opportunità di istruzione. Arrivano portando con sé le speranze delle loro famiglie e delle comunità allargate per una vita migliore. Il Sinodo ci esorta ad ascoltare le loro grida e permettere loro di “determinare i propri mezzi di crescita”.


Dobbiamo essere presenti per accoglierli e aiutarli in molteplici piccoli modi pratici. Tutti sono in qualche modo traumatizzati. Alcuni sono profondamente addolorati - penso in particolare alle madri e ai padri i cui figli sono sfuggiti alla loro presa in mari agitati e alti e che sono inconsolabili per la perdita dei loro figli e figlie o ai molti che hanno visto morire i loro familiari e amici lungo la strada, sopraffatti dalle esigenze del viaggio. 


Il Sinodo ci ricorda che incontrando i nostri fratelli e le nostre sorelle migranti incontriamo “il volto e la carne di Cristo, che pur essendo ricco si è fatto povero per noi, affinché noi diventassimo ricchi per mezzo della Sua povertà”. (2 Cor 8,9). Abbiamo bisogno di incontrare questi nostri fratelli e sorelle, di conoscerli, di ascoltare la storia della loro vita. Hanno una conoscenza diretta del Cristo sofferente e ci chiamano alla conversione, a un cambiamento di mente e di cuore. Hanno molto da insegnarci e noi abbiamo molto da imparare; questo accadrà solo se cammineremo davvero insieme, se ascolteremo attentamente e se li aiuteremo a realizzare le loro speranze e i loro sogni, così come noi speriamo di realizzare i nostri.  


Il Sinodo chiede un'inclusione radicale di coloro che sono ai margini e nelle periferie e questo vale in particolare per queste nostre sorelle e fratelli che vengono a cercare una vita più soddisfacente. L'immagine sinodale della tenda ci ricorda di aprire spazi nei nostri cuori e nelle nostre vite per l'incontro, lo scambio e l'ascolto attento. Quando ascoltiamo la storia di un’altra persona diventiamo responsabili per lui, per lei ed essi, a loro volta, diventano responsabili per noi. Questa è la reciprocità della partecipazione, della comunione e della missione che è al centro del nostro modo sinodale di camminare insieme, di vivere insieme. Che possiamo cercare di avere “la stessa mente…come Cristo Gesù” (Fil 2,5) e, camminando insieme, trovare risposte ai bisogni dell'altro e comprendere in modo nuovo la beatitudine evangelica “Beati i poveri in spirito”. (Mt 5,3).

 

09/06/2024

Sr Marie Pépyne Claudia Matendakama fscm

En synodalité, en engagement pour le service auprès des migrants et des réfugies (clandestins) à travers Talitha Kum , et mouvement JPIC LaudatoSi. Mes prières et félicitations à notre St Père, le Pape et tous les leaders . Merci de ces messages et discours encourageants et édifiants 🙏

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