20/06/2024

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Sr. Marie Claude Naddaf: vincitrice del Premio Human Dignity Award

Sr. Marie Claude Naddaf: vincitrice del Premio Human Dignity Award

 

Sr. Marie Claude Naddaf, RGS, è la terza vincitrice del Premio 2024 Sisters Anti – Trafficking Award. Questi premi onorano tre sorelle che hanno dimostrato coraggio, creatività, collaborazione e dei risultati eccezionali nel proteggere le loro comunità dalla tratta di esseri umani. Sr. Marie è stata insignita del premio Human Dignity Award per i risultati ottenuti nel corso della sua vita nell'affrontare il problema dello sfruttamento.


Quando Marie Claude Naddaf assunse il ruolo di Madre Superiora del Convento del Buon Pastore a Damasco nel 1994, la Siria non offriva servizi sociali per le donne che subivano violenza domestica, per i senzatetto o per le vittime di tratta di persone. Le donne trafficate e costrette a prostituirsi venivano imprigionate per mesi e mesi, tenute in prigione con i criminali fino a quando non potevano essere espulse. Suor Marie Claude si è impegnata nella creazione di una serie di servizi per le donne attraverso il suo convento di Damasco e, così facendo, ha gradualmente creato una partnership con il governo siriano per affrontare la violenza contro le donne.


Nel 1996, Suor Marie Claude e il convento, hanno aperto la prima struttura in Siria, l' "Oasis Shelter", per le vittime della tratta e della violenza domestica. Negli anni a seguire, il successo della struttura ha ispirato l’apertura di altri centri - con la piena collaborazione del governo – uno specifico per le sopravvissute alla violenza domestica, e un altro specifico per le vittime della tratta.


Suor Marie Claude ha lanciato la prima linea telefonica femminile della Siria, collegata a un nuovo rifugio d'emergenza dove le donne, 24 ore su 24, possono ricevere consulenza, consigli legali e un’accoglienza temporanea. Ha ottenuto il diritto di far rilasciare le donne detenute dalla polizia in un centro di accoglienza, se è stato accertato che le donne sono vittime della tratta. Nel 2009, grazie a questo accordo, più di 20 donne sud-asiatiche trafficate in Siria per lavori domestici sono state rilasciate sotto la custodia di una casa di accoglienza - un simbolo visibile della trasformazione del governo dal considerare le sopravvissute alla tratta come criminali da punire a vittime bisognose di servizi.

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