05/12/2024
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Suora Scalabriniana riconosciuta internazionalmente per il suo lavoro con i rifugiati
Suora Scalabriniana riconosciuta internazionalmente per il suo lavoro con i rifugiati
Suor Rosita Milesi, della Congregazione delle Suore Missionarie Scalabriniane, è stata insignita del Premio Nansen per i Rifugiati 2024, conferito dall'Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR). Questo prestigioso riconoscimento evidenzia il suo lavoro di quasi 40 anni dedicato alla protezione e all'assistenza di rifugiati, persone sfollate e apolidi in Brasile.
La cerimonia di consegna del premio si è svolta in Brasile e, durante l'evento, la Sorella Rosita è stata lodata per il suo instancabile lavoro come umanitaria, avvocata e attivista a favore dei diritti dei migranti. Come ha dichiarato il Commissario dell'UNHCR, Filippo Grandi: "Suor Rosita è una leggenda per molti nell'UNHCR. Non è solo una suora cattolica, ma anche una lavoratrice sociale, un'attivista, una difensora del cambiamento."
Una Vita Consacrata al servizio dei migranti
Fin da bambina, nel cuore dello stato di Rio Grande do Sul, Sr. Rosita ha deciso di seguire la sua vocazione all'età di 9 anni, lasciando la sua famiglia per entrare nelle Suore Scalabriniane. Nel corso della sua vita, ha lavorato instancabilmente per i migranti e i rifugiati. Nel 1999, ha fondato l'Istituto di Migrazione e Diritti Umani (IMDH) a Brasilia, con l'obiettivo di offrire supporto legale, sociale e umanitario ai migranti e rifugiati che arrivano in Brasile, in particolare quelli provenienti da paesi come Venezuela e Cuba.
Il suo contributo allo sviluppo di politiche pubbliche è altrettanto significativo. Sr. Rosita ha partecipato attivamente alla creazione della Legge sui Rifugiati nel 1997 e della Legge sulla Migrazione nel 2017, che sono state fondamentali per garantire la protezione e i diritti di queste popolazioni vulnerabili.
Storie che ispirano
Le storie di chi ha ricevuto supporto dalla Sorella Rosita sono testimonianze dell'impatto del suo lavoro. Rosa Henríquez, rifugiata venezuelana, e Carlos Santiesteban, migrante cubano, sono stati beneficiari dei programmi della Sorella Rosita. Entrambi hanno trovato nell'Istituto di Migrazione e Diritti Umani un supporto inestimabile che ha permesso loro di reintegrarsi nella società brasiliana.
Rosa, arrivata in Brasile nel 2018, ricorda come la Sorella Rosita abbia fornito non solo supporto economico per superare momenti critici, ma anche accompagnamento psicologico e aiuto per avviare una propria attività. Grazie a questo supporto, Rosa e la sua famiglia sono riusciti ad ottenere la residenza permanente in Brasile.
Da parte sua, Carlos, che è fuggito dalla persecuzione politica a Cuba, ha sottolineato come l'Istituto lo abbia aiutato a trovare lavoro a Brasilia, supportandolo nel processo di convalida dei titoli di studio e fornendo una base solida per ricostruire la sua vita in Brasile.
Riconoscimento e chiamata all'azione
Nel ricevere il Premio Nansen, Sr. Rosita ha sottolineato che questo riconoscimento non era solo un omaggio alla sua carriera, ma anche a tutte le persone, istituzioni e volontari che hanno accompagnato i migranti nel loro cammino. Con le sue stesse parole:
"Questo premio è un tributo a ogni persona che ha camminato con me lungo questo percorso, a ogni rifugiato, a ogni bambino. Il loro coraggio e il loro sorriso sono ciò che mi spinge a continuare a lottare."
Il Premio Nansen, creato nel 1954 in onore dell'umanitario norvegese Fridtjof Nansen, rafforza la necessità di un impegno globale per affrontare le cause della migrazione forzata e promuovere un mondo più inclusivo e accogliente per tutti.
Per leggere l'articolo completo su questo premio e su Suor Rosita, consultare il sito web del Global Sisters Report. (Solo in inglese)