“Cambiare la mente e trasformare la vita”

Iniziativa di sostegno al declino cognitivo (CISI Cognitive Impairment Support Initiative) è un’iniziativa dell’Unione Internazionale delle Superiore Generali (UISG) e Leadership Conference of Women Religious (LCWR) sostenuta dalla Conrad N. Hilton Foundation. E stata realizzata da un comitato consultivo composto da esperti ed operatori nel campo dell’assistenza agli anziani, in particolare coloro che hanno esperienza di accompagnamento di sorelle affette da forme di deterioramento cognitivo e di suore in ruoli di leadership.

Con l’avanzare dell’età come religiose, desideriamo vivere la ricchezza e la profondità della nostra spiritualità nel modo più pieno ed umano possibile, a prescindere da eventuali limiti cognitivi o dovuti alla demenza.

“Cambiare la mente e trasformare la vita” significa rivedere il nostro modo di pensare e di amare per riuscire a creare nuovi modi di camminare con le nostre sorelle che convivono con la demenza, sia a livello personale che comunitario.

L’iniziativa si propone di migliorare la situazione non solo per le sorelle con demenza, ma anche per l’intera comunità, contribuendo alla costruzione di una comunità religiosa inclusiva.

• Questo è fondamentale per migliorare la qualità della vita delle sorelle che soffrono di demenza, aumentando le possibilità di partecipazione per le sorelle e rimanendo parte della loro comunità, per esempio, coinvolgendo le sorelle con demenza in attività quotidiane ed esercizi spirituali in modi che le sostengano e le nutrano.
• Si tratta anche di fare in modo che i collaboratori laici che forniscono l’assistenza comprendano e valorizzino la cultura della vita religiosa in generale.
• Un altro obiettivo è quello di garantire che i leader delle congregazioni, le sorelle e gli assistenti abbiano una conoscenza completa e aggiornata della demenza e dei principi delle cure assistenziali. Pertanto, è necessario un programma di educazione permanente sulla demenza e sulla prevenzione del rischio di demenza, soprattutto perché i primi stadi della demenza vengono spesso trascurati poiché la sua comparsa è graduale.

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