29/12/2023
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La UISG alla COP28
La UISG alla COP28
Integrare l’azione climatica con un approccio olistico per affrontare la perdita di biodiversità, l'inquinamento ed altre sfide ambientali; integrare la cura per l’ambiente e la cura per le persone, rifiutando una visione antropocentrica che sostiene abitudini di consumo distruttivo; integrare le istanze dei più vulnerabili all’interno dei quadri istituzionali e di leadership, garantendo che le voci di chi è colpito in prima linea dal cambiamento climatico siano al centro del dibattito globale.
Sono questi i punti fondamentali che la UISG ha portato alla COP28, la Conferenza delle parti delle Nazioni Unite dedicata al clima, conclusasi a Dubai lo scorso 13 dicembre.
Le reti UISG sono impegnate in ogni parte del mondo ad affrontare le sfide ambientali con l’azione e l’advocacy, in prima linea in un movimento che vuole modellare le conversazioni globali sulle tematiche di sviluppo attorno ai bisogni delle comunità locali.
“Partecipare per la prima volta in un summit COP ci ha permesso di capire meglio il funzionamento dei dialoghi internazionali sul cambiamento climatico, di ascoltare le esperienze dei gruppi religiosi già impegnati nell'advocacy presso le Nazioni Unite, e di esplorare le strategie coordinate da adottare con i nostri partner nel prossimo futuro – spiega Suor Maamalifar Poreku, coordinatrice della rete ambientale UISG.
“La conclusione della COP28 ci pone domande complesse: il summit ha messo in luce la resistenza proattiva e ben organizzata con cui le lobby per i combustibili fossili ed altre industrie internazionali si oppongono alle misure necessarie per fermare la distruzione del nostro pianeta. D'altro canto, però, queste settimane hanno messo in risalto anche la forza, la capillarità e la determinazione delle reti impegnate in tutto il mondo per proteggere e rigenerare la nostra casa comune”.
Per il prossimo 2024, la priorità della UISG sarà quella di mettere a frutto le nostre risorse nella maniera più concreta possibile, data l'urgenza delle sfide che affrontiamo. Il nostro focus sarà sulla partecipazione strategica negli spazi di advocacy globale, sul rafforzamento delle reti ambientali a livello nazionale, e sull'intervento mirato in aree di particolare interesse.
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