Dal 26 maggio al 2 giugno 2024, l'UISG ha tenuto il Secondo Simposio delle Donne Religiose Teologhe a Nemi (Roma, Italia).

Pensato come piattaforma per religiose e teologhe, il simposio ha avuto l'obiettivo di alimentare la riflessione teologica sulla vita religiosa, rendendola contestuale e pratica.

Abbiamo chiesto ad alcune partecipanti di condividere una riflessione personale sul convegno, realizzando interviste sia video che scritte

Di seguito, presentiamo quella di suor Anthonia Bolanle , della Congregazione delle Suore di San Michele Arcangelo.

"Sono suor Anthonia Bolanle Ojo, membro e Vicaria Generale della Congregazione delle Suore di San Michele Arcangelo. Sono una teologa morale con specializzazione in Etica Sociale. Sono stata formatrice e docente di Teologia Morale nel Seminario Maggiore del Buon Pastore, a Kaduna, in Nigeria.

Attualmente sono impegnata nell'amministrazione della mia congregazione e collaboro con la Caritas Nigeria a un progetto umanitario sull'agricoltura e le competenze professionali nello Stato di Ekiti, in Nigeria. Questo progetto si occupa di emancipazione fornendo alle persone, soprattutto a quelle vulnerabili, la ragione per vivere una vita significativa. Questo mette in luce la mia missione di religiosa e di teologa morale: fare teologia mettendo l'umanità al centro.

L'incontro di ventinove (29) donne religiose teologhe provenienti da diversi continenti per un simposio intitolato “Allarga lo spazio della tua tenda, Isaia 54”, organizzato dall'Unione Internazionale delle Superiore Generali (UISG), che si è svolto a Nemi, in Italia, dal 26 maggio al 2 giugno 2024, è stato una luce per il futuro delle donne religiose teologhe nel mondo.

Il simposio è stato un'opportunità per acquisire maggiori conoscenze dai partecipanti provenienti da diversi campi della teologia durante le presentazioni. Il simposio si è arricchito con le presentazioni di Sr. Nathalie Becquart, xmcj, sulla sinodalità, di Sr. Marren Rose, ibvm, sulle sfide della vita religiosa, di Sr. Mary Barron, ola, sulle sfide e le speranze della vita consacrata e di Sr. Antonietta Papa, Figlie di Marie Missionarie, sulle sfide della vita religiosa. Tutte hanno approfondito le sfide interne ed esterne che la vita religiosa deve affrontare oggi, tra cui: il cambiamento democratico e il declino della vocazione, la formazione integrale e personale delle giovani donne, la realtà degli abusi (abusi sessuali e abusi di potere e autorità), la mondanità, la società dominata dagli uomini, ecc.

Con questi cambiamenti nella società odierna, le religiose teologhe devono rispondere a queste sfide essendo consapevoli della nostra radicale chiamata alla missione, rispondendo nei nostri vari contesti sociali (inculturazione) e facendo teologia in modo sinodale (fare teologia insieme).

Il simposio ci sfida come donne religiose teologhe a fare teologia insieme e ad avere un impatto sulle persone, con la nostra teologia. Ci chiama alla missione di immaginare Cristo, soprattutto nei confronti dei poveri.

Il simposio è un campanello d'allarme per tutte noi per identificare il nostro posto nella Chiesa e per essere più proattive nella nostra missione di incidere sulle persone con la nostra teologia.

Questo simposio è un appello a noi, nonostante le differenze linguistiche, i diversi continenti e i diversi campi teologici, a riflettere insieme, a lavorare insieme e a creare insieme una strada comune. È anche un incoraggiamento per un maggior numero di giovani religiose a studiare teologia e a vedere una Chiesa in cui le religiose teologhe sono considerate importanti.

Con questo simposio, spero di vedere questo gruppo di religiose teologhe collaborare riflettendo e lavorando insieme e di essere sempre pronte a fare teologia nei nostri diversi contesti anche di fronte alle sfide. Spero che questo gruppo sia una voce e una forza di unione per le altre donne religiose teologhe nel mondo."